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Commissione cultura consegna riconoscimento ad Eugenio Carbone, lo stilista cosentino che vestì Mina
Quando in televisione passano, piuttosto di frequente, le immagini, conservate nelle Teche RAI, della cantante Mina che duetta con Totò in un vecchio sketch di "Studio uno", storica trasmissione della tv in bianco e nero, nessuno ha mai lontanamente pensato che l'elegante abito nero della grande Mina potesse essere una creazione di uno stilista cosentino. Eppure è proprio così.
Eugenio Carbone, stilista e modellista di particolare talento, cosentino (originario di Mendicino), ha lavorato per oltre mezzo secolo nel campo dell'Alta moda femminile con alcuni degli atelier più prestigiosi del panorama nazionale, da Germana Marucelli alle sorelle Fontana, a Renato Balestra.
Suoi sono alcuni degli abiti indossati nei mitici anni sessanta, dalle cantanti Mina e Katyna Ranieri, moglie quest'ultima del noto compositore di musiche da film Riz Ortolani, e dall'attrice Rosanna Schiaffino.
All'età di ottant'anni, oggi Eugenio Carbone è un signore appartato, di poche parole, ma con dentro un'energia e una vitalità che continuano a sorprendere per l'entusiasmo col quale accompagna i progetti che sta continuando a realizzare e quelli che ha in animo di veder realizzati per il futuro.
La sua storia sorprendente e affascinante non è sfuggita alla Commissione cultura di Palazzo dei Bruzi, presieduta da Claudio Nigro, che ieri, quasi a voler conferire più solennità all'audizione che ha ospitato Eugenio Carbone, ha voluto che l'iniziativa nel corso della quale è stato tributato allo stilista cosentino l'omaggio della città di Cosenza, si svolgesse al Teatro "Rendano", alla presenza anche di una delegazione del Comune di Mendicino, guidata dall'Assessore alla cultura Francesca Reda e integrata dal consigliere provinciale Mario Giordano e da Antonio Catalano, uomo di cultura, anch'egli mendicinese e amico d'infanzia di Eugenio Carbone.
Ed è nella buvette del teatro di tradizione cosentino che Carbone, che si è piacevolmente soffermato anche a visitare la sartoria del "Rendano", è stato ricevuto dalla Commissione cultura al gran completo.
L'Autore
Eugenio Carbone nasce a Mendicino nel 1933.
A trent'anni, già affermato sarto di Cosenza gestisce in proprio con la moglie un'avviata sartoria per donna, si trasferisce a Roma per curare il figlio gravemente malato.
Qui si presenta come stilista a Germana Marucelli, una delle pioniere dell'Alta Moda italiana, che lo assume nel suo Atelier nella sede di Milano. L'incontro è determinante per dare inizio a quel percorso di inarrestabile sperimentazione che gli permette di procedere nella sua attività lavorativa, svincolato dai tradizionali metodi di taglio che avevano rappresentato per lui, fino ad allora, un vero e proprio freno allo sviluppo della creatività.
Per le sue capacità nella realizzazione di abiti d'Alta Moda, viene trasferito nella succursale romana, dove collabora alla realizzazione di modelli da collezione cui attingono prestigiose clienti dell'atelier per gli abiti su misura, tra queste la cantante Mina e famose attrici.
Con l'avanzare del pret-à-porter, nel 1969, inizia la sua esperienza nell'industria e viene assunto nella fabbrica delle Sorelle Fontana come tagliatore; per le spiccate doti di stilista e modellista viene subito trasferito negli studi di progettazione. Con la chiusura della fabbrica, continua la collaborazione come libero professionista fino al 2010.
Nel frattempo studia e realizza collezioni di pret-à-porter per numerose ditte e nel 1986 ne presenta una propria in collaborazione con la figlia, a Palazzo Barberini. Successivamente collabora con l'Atelier "Renato Balestra" per il quale realizza alcuni abiti d'Alta Moda.
L'insegnamento, iniziato nel 1982, in alcune delle più prestigiose scuole di moda di Roma lo rende consapevole degli enormi limiti tecnici della didattica, ancora soffocata dai tradizionali metodi di taglio. Ciò lo spinge a mettere in gioco tutte le sue conoscenze nel campo dello stilismo, del modellismo e della sartoria di eccellenza, con l'obiettivo di trasmettere vere competenze a tutti quei ragazzi che amano la moda e si appassionano ad essa. Dopo anni di lavoro, con la collaborazione di Paolo Losito e Susy Carbone realizza "Fondamenti di stilismo e modellismo per la progettazione libera su manichino" che ha alla base un grande ideale: lavorare con il mestiere per il mestiere.
Il Kit
Unico nel suo genere, il trattato "Fondamenti di stilismo e modellismo per la progettazione libera su manichino" (volume primo) apre una finestra sul mondo della creazione di moda femminile.
E' il primo che si occupa della progettazione libera su manichino. Propone un insegnamento che si avvale di un metodo di lavoro esclusivo, nato dalla grande esperienza accumulata da uno degli autori durante tutta la sua attività lavorativa nel campo dell'alta moda, dell'industria e della scuola.
Le competenze nel campo dello stilismo, del modellismo e della sartoria di eccellenza hanno consentito agli autori di sviluppare e razionalizzare una didattica decisamente innovativa, che come obiettivo principale ha quello di fornire le necessarie competenze tecniche affinchè, a livello creativo,ci sia sempre coesione tra intenzionalità e fattibilità costruttiva.
Ciò significa che lo stilista diventa progettista vero con competenze da modellista che gli consentiranno controllo totale dell'azione progetto da lui avviata; uno stilista non solo capace di illustrare ma anche in grado di concepire un modo per realizzare la sua idea, le sue forme, le sue geometrie.
Il volume attraverso una teoria semplificata e mediante l'ausilio di oltre 2000 immagini numerate affronta al meglio, passo passo, ogni dettaglio delle modellature in esso contenute.
I fondamenti sono indispensabili perchè...